La caduta dell'Occidente


Ricordiamo intanto le tappe della trasformazione dell'Impero in impero cristiano (vedi Immagini 1 e 2)

Con Teodosio il Cristianesimo è religione di Stato e, qualcuno ha detto, i Cristiani da perseguitati divengono persecutori. 

Alla morte di Teodosio nel 395 l'Impero viene diviso in due e lasciato ai due figli, Arcadio e Onorio. I destini delle due parti si separano. Anche dal punto di vista religioso, dopo qualche secolo, pur essendo entrambi "cristiani". 

Dal concilio di Nicea, tuttavia, e questo vale per tutto l'Impero, anche quando sarà diviso, il potere imperiale, quello che sarà detto potere Temporale, definisce una volta per tutte lo spazio della fede, ovvero ciò che si deve credere e ciò che non si deve (l'Eresia, l'Infedele).

Dio è uno e Trino, e in Cristo ci sono due nature, umana ma anche divina. L'Arianesimo, la forma di cristianesimo diffuso fra i barbari, è eresia.

Tante saranno le eresie in seno al Cristianesimo. Religioni diverse, dentro l'unico monoteismo possibile, tanto quanto (o quasi) l'Ebraismo, il futuro Islam (VII secolo), il vecchio e "defunto" politeismo pagano. 

Si pongono inoltre, inconsapevolmente, le basi, il precedente, del modello Orientale (bizantino), cesaropapista, di rapporto fra potere temporale e spirituale.

Si dà inizio alle questioni dottrinarie, teologiche, che immenso peso avranno non solo nella storia del cristianesimo, ma nella storia politica e istituzionale dell'Europa cristiana. 

L'Impero è comunque diviso al suo stesso interno, e proprio ora arrivano le migrazioni barbariche e mongoliche. 

Proprio in questo momento, quindi, alla fine del IV secolo, cioè il momento della trasformazione definitiva dell'Impero Romano in Impero Cristiano, e della separazione dell'Impero in due, Impero d'Oriente e Occiente (più debole, più sconclusionato), gli UNNI arrivano. 

I Barbari confinanti iniziano, spinti dagli Unni, un enorme processo migratorio. E i Romani li fanno passare (a volte).

Goti si dividono in due gruppi, Visigoti, che correranno in vicende alterne per tutta l'Europa, alleandosi e poi ribellandosi all'Impero; e gli Ostrogoti, che si fermano (al momento) ai "confini", fra l'Italia e Bisanzio...La sconfitta imperiale ad ADRIANOPOLI (378), poco prima dell'Editto di Tessalonica, è il simbolo dello sfondamento, che mostrerà suoi effetti nel V secolo. E in verità ci sono Vandali, Burgundi, Alemanni, vagano già i Longobardi.

Il V secolo vedrà i "Germani', già parzialmente romanizzati ma certo disperati, allearsi con i "Romani" per fermare Attila e gli Unni. Attila avrà tutto il tempo però di devastare l'Europa. E se non scenderà a Roma anche a causa sua scenderanno, dopo il sacco dei Visigoti di Alarico (410), i Vandali (455). 

La caduta dell'impero d'Occidente è a un passo...

L'Impero romano ha perso poche battaglie. Ma da ADRIANOPOLI non si riprenderà più (vedi immagine 3).

Per gli audaci, la pur vivace ma lunga conferenza dello storico Barbero, da anni impegnato - con un certo successo - nella divulgazione audiovisiva della storia, in particolare medievale: qui si cimenta nel racconto storico alternato a spunti e proposte personali, anche provocatorie,  "attualizzazando" la questione migrazioni e storia imperiale