La riconquista dell'Occidente e la RESTAURATIO IMPERII
La prima cartina mostra l'andamento della riconquista dell'Occidente da parte di Giustiniano: le frecce blu sono le direttrici delle campagne dell'Imperatore, i territori verdi le zone dell'Ex Impero d'Occidente, ormai diviso nei diversi regni romano barbarici, effettivamente "riconquistati". Il Regno dei Visigoti (una sua parte), Il Regno dei Vandali, e il difficile Regno degli Ostrogoti in Italia. Come si vede, per quanto immane il suo sforzo, anche all'apice della campagna, Giustiniano è ancora ben lungi dall'aver ricostitituito territorialmente il vecchio Impero d'Occidente. Manca gran parte della Spagna, la vecchia "Gallia" e in generale tutta la parte continentale dell'Europa. Fra i Regni neppure sfiorati da Giustiniano c'è quello dei Franchi, che nel frattempo cresce e si consolida come unità sempre più definita. I Longobardi viceversa non sono ancora scesi dal Nord Est dell'Italia all'interno della penisola, come si incomincia a intravedere nella seconda cartina.
La seconda cartina mostra le difficoltà dell'Impresa di Giustiniano, ovvero come e quanto l'ex l'Impero "romano" parzialmente unificato nelle due parti dall'Imperatore è ancora e costantemente sotto pressione su tutti i confini del proprio territorio: Persiani e Avari Slavi e Longobardi (ancora barbari). Il Regno dei franchi (ormai sempre più esteso fino a Tolosa) è ben visibile. La Mecca è messa in rilievo, apparentemente lontano: un secolo dopo, da lì, partirà l'espansione arabo islamica e la sua pressione su tutto l'Impero (d'Oriente e Ex d'Occidente). I Longobardi sfonderanno prima: è del 568 la loro discesa in Italia.
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